Da Saigon a Firenze, un piccolo angolo di Vietnam
Il Vietnam è un paese che mi attrae da molto tempo: ho imparato a conoscerne la lunga sanguinosa guerra dai libri di Tiziano Terzani e Oriana Fallaci, e mi sono innamorata dei suoi paesaggi grazie ad un’edizione di Pechino Express di qualche anno fa…purtroppo, non ho avuto ancora l’occasione di visitarlo.
Ecco perchè quando Giacomo, un caro amico, mi ha annunciato che avrebbe aperto a Firenze un ristorante vietnamita, insieme ad altri 4 soci, mi sono incuriosita….
…perchè il progetto non ha solo l’obiettivo di portare a Firenze, per la prima volta, la vera cucina vietnamita ma vuole soprattutto creare in città un angolo di Vietnam, dove conoscere o ritrovare usanze e cultura di questo lontano paese.
Così ho deciso di fare un salto all’inaugurazione dedicata alla stampa, per capire meglio di cosa si trattasse.
Il locale si chiama Com Saigon, da Com-riso, elemento base della cucina vietnamita, e Saigon, l’antico nome dell’attuale capitale del Vietnam, Ho Chi Minh: si trova in via dell’Agnolo 93/r, nel cuore del centro storico di Firenze.
Il progetto si fonda sull’idea di importare a Firenze l’autentica cucina vietnamita, basata sui principi dello YING e dello YANG, ovvero dell’equilibrio cosmico di elementi e sapori.
Ovvio che, per metterla in pratica, c’è bisogno di conoscere bene la cucina vietnamita: nessuna quindi poteva essere più indicato di una chef vietnamita come Nguyen Thi Thuy Lan, detta Lan, amministratrice di Com Saigon nonchè moglie di Massimo, uno dei soci fondatori e firma storica di La Repubblica.
La coppia, che da anni si divide tra Saigon e Firenze, aveva già aperto un ristorante di cucina italiana in Vietnam, ed ora ha deciso di farlo in Italia.
E’ Lan infatti a guidare la cucina, insieme allo chef Nho e all’aiuto cuoca Ngan; insieme a loro, ci sono Matilde (altra socia) e Costanza che si occupano di servire ai tavoli. Insomma, un team di gestione italo-vietnamita tutto al femminile!
Per contribuire alla creazione del primo menù e di alcuni dei piatti principali, è stata inoltre coinvolta niente di meno che l’associazione chef di Ho chi Minh city con la quale Com Saigon ha stretto una collaborazione: dal Vietnam è arrivata Madame Suong, giudice al Masterchef Vietnam che ha fornito il proprio contributo.
Un assaggio del menù è stato fornito ai partecipanti all’inaugurazione.
Quando si tratta di cibo, lo ammetto, le inaugurazioni non mi fanno impazzire: perchè, se vanno ben, come in questo caso, il rischio è di riuscire ad assaggiare poco; e, in effetti, per me è stato così.
Sono riuscita solo a gustarmi un paio di Chà giò, involtini fritti con ripieno di macinato di gamberi e maiale, funghi e verdure ma sono bastati a farmi venire una gran voglia di tornare presto a gustarmi una cena come si deve!
Quello che mi ha colpita di più è stato il tipo di fritto, deliziosamente leggero…Lan mi ha spiegato che non si tratta di pastella ma di carta di riso, che può essere fritta, come in questo caso, oppure bollita come nel caso degli involtini estivi (Gòi cuòn).
Sono invece curiosissima di assaggiare i Bành Xèo, pizzette di farina di riso, gamberi e latte di cocco.
Se il menù appare buono e invitante, altrettanto gradevole è il locale: non troppo grande (35 coperti in tutto), con una spiccata prevalenza del colore verde ed abbellito con oggetti e libri vietnamiti: come mi ha spiegato Massimo, l’idea, in un futuro a breve, è quella di poter importate oggetti e prodotti vietnamiti e venderli.
Inoltre ad abbellire le stanze ci sono le foto del Vietnam scattate da Alberto Sarrantonio: immagini di vita quotidiana e di paesaggi immortalate durante un suo viaggio in Vietnam che riempiono gli occhi.
La parte più interessante, però, è quella che riguarda gli incontri e gli eventi che si terranno a Com Saigon e che partiranno dal prossimo autunno: da quello che mi è stato anticipato, infatti, questo locale diventerà un luogo di scambi culturali.
Si comincerà con i “té letterari”, incontri da tenersi on tre pomeriggi alla settimana, dove oltre a parlare di vari temi verranno servite le diverse tipologie di té e i dolci tipici del Vietnam.
Un modo quindi per unire cibo e cultura e far conoscere meglio un paese con il quale Firenze ha intessuto stretti rapporti da oltre quarant’anni, fin dai tempi di Giorgio La Pira.
Eventi e appuntamenti saranno consultabili sul sito internet del locale, che sarà online a breve, o sulla pagina Facebook.
“Mi auguro che questo ristorante possa rappresentare davvero un ponte tra Italia e Vietnam”, ha commentato l’ambasciatore vietnamita Cao Chinh Thien, che ha partecipato all’inaugurazione di Com Saigon insieme al sindaco di Firenze Dario Nardella.
Sinceramente me lo auguro anch’io e le premesse sembrano molto buone!
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