Ylenia Caioli

6 giorni per rigenerarsi tra Val di Fassa, Val d’Ega e Val di Fiemme

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catinaccio in val di fassa

Ogni tanto abbiamo bisogno di staccare la spina e recuperare energie fisiche e mentali.

Una delle destinazioni che per me incarna il concetto di “rigenerazione” è, in generale, la montagna, e, in particolare, il Trentino Alto Adige.

Ecco perché quando il mio fidanzato ha suggerito di trascorrere qualche giorno in questa regione d’Italia, la risposta è stato subito un entusiasta: sì!!!

QR Terrme a Pozza di fassa

Dopo un anno a ritmi frenetici avevo bisogno di immergermi nella natura e respirare aria fresca.

Ma dove andare? Sono stata diverse volte in Val di Cembra ma volevo vedere posti nuovi.

Il problema del Trentino Alto Adige, però, è che è tutto bello e scegliere non è facile. Dopo lunga consultazione, alla quale hanno partecipato amici e parenti, la scelta è caduta sulla Val di Fassa.

E non poteva essere più felice.

Val di Fassa, ai piedi delle dolomiti

pozza di fassa

La Val di Fassa è una delle tanti valli in provincia di Trento. Stretta e lunga, è attraversata dalla SS 48, e incorniciata dalle Dolomiti, patrimonio Unesco, che le fanno da vera e propria corona.

La prima parola che ho pronunciato, appena la nostra auto è entrata nella valle, è stata: WOW!

La Val di Fassa è composta da 6 comuni: i più famosi sono Moena e Canazei.

canazei in val di fassa

Rinomata come località per gli sport invernali, è meta ambita anche in estate, grazie ai tanti servizi a disposizione per chi ama le escursioni nel verde o le attività sportive. La valle è anche attraversata da una pista ciclabile che tocca i 6 comuni, per chi ama le due ruote. Grazie agli impianti di risalita è possibile raggiungere, il gruppo del Catinaccio, la Marmolada, il Sassolungo e molti altri .

Non mancano poi le attrazioni culturali, come il Museo della Cultura Ladina o il Museo di Passo Podoi e della Marmolada, dedicati alla Grande Guerra. Infine, questa è zona termale, con impianti pubblici e privati.

Accanto alla Val di Fassa si trovano inoltre Val di Fiemme e Val d’Ega, due valli dotate di altrettante attrazioni e bellezze e facilmente raggiungibili in pochi minuti d’auto.

museo geologico delle dolomiti a predazzo

Quello che non sapevo è che l’inizio di giugno in Trentino è bassa stagione: una piacevole sorpresa, per me, dato che non amo la folla, anche se questo significa (ahimè) che molte attività sono ancora chiuse, impianti compresi.

La stagione estiva infatti in Trentino parte intorno al 20 giugno.

Dormire e mangiare a Pozza di Fassa

pozza di fassa

La scelta della struttura ricettiva è stata del tutto casuale, attraverso la ricerca su uno dei portali più noti di booking online: l’Alps Hotel a San Giovanni di Fassa.

In realtà, la località esatta è Pozza di Fassa ma nel 2018 quest’ultima è stata accorpata, insieme a Vigo di Fassa, nel comune di San Giovanni di Fassa.

san giovanni di fassa in val di fassa

Il comune si snoda lungo la SS 48 e il fiume Avisio, proprio nel cuore della Val di Fassa, tra le cime del Catinaccio e del Sassolungo.

Se volete goderne nella fresca aria del mattino, potete approfittare per una passeggiata lungo il parco fluviale che parte dal centro di San Giovanni di Fassa e raggiunge Pozza.

A San Giovanni di Fassa si trova anche uno splendido impianto termale del gruppo QR Terme.

Avevo avuto la fortuna di provare tempo fa la struttura della stessa catena a Pre Saint Didier, in Valle d’Aosta, e devo dire che anche questa volta l’esperienza è stata bellissima.

L’Alps Hotel è una bella struttura in legno, moderna e dotato di tutti i comfort, con un piccola Spa interna.

alps hotel in val di fassa

Ogni mattina ci attendevano colazioni da re, con dolci fatti in casa, pancake, affettati, uova strapazzate, yogurt e molto altro.

E poi Serene a Roberto, che ci viziavano, con i loro sorrisi e i suggerimenti per escursioni e attività. Un soggiorno fantastico!

Qualche problema invece l’abbiamo avuto per la ristorazione: purtroppo il ristorante dell’albergo non aveva ancora terminato i lavori di ristrutturazione, così abbiamo provato con i pochi ristoranti aperti: non sempre è stato facile trovare posto.

Tra questi, uno mi ha particolarmente colpita: il Ristorante Rezia a Vigo di Fassa, gestito dallo chef Florian, elegante ma non troppo con piatti fuori dai consueti cliché, preparati con tanta passione.

Uno dei ristoranti entrato di diritto tra i miei preferiti in assoluto.

6 giorni in Val di Fassa, Val d’Ega e Val di Fienna tra escursioni, terme e musei

lago di san pellegrino in val di fassa

Se amate la natura e la tranquillità, la Val di Fassa a inizio giugno è un vero e proprio paradiso.

Nonostante durante la settimana abbiamo affrontato tutte le tipologie di meteo possibili, abbiamo sempre trovato qualcosa da fare tra escursioni, visite a musei, terme. Grazie infatti anche alla vicinanza di Val di Fiemme e Val d’Ega, attrazioni e bellezze non mancano.

Ecco quello che abbiamo fatto durante i 6 giorni in Val di Fassa, Val di Fiemme e Val d’Ega:

1 giorno: arrivo a San Giovanni di Fassa

Siamo partiti da Trino a metà mattina e dopo un viaggio di circa 5 ore, con sosta per un panino, siamo arrivati a Pozza di Fassa nel primo pomeriggio.

Tempo di ambientarsi e sono andata subito ad esplorare il centro di San Giovanni di Fassa e a visitare l’infopoint. Passeggiando per le vie ho scoperto casualmente il delizioso parco fluviale, con percorsi per grandi e bambini: mi sono quindi divertita ad esplorarlo, fino a raggiungere di nuovo l’hotel. Pizza veloce nell’unica pizzeria aperta e via a nanna per preparaci ad una lunga giornata!

2 giorno: relax tra museo geologico delle Dolomiti e QR Terme

A svegliarci però è la stata la pioggia!

Abbiamo deciso comunque di dedicare la giornata alla rigenerazione di copro e mente, tra musei e terme! Abbiamo raggiunto Predazzo, in Val di Fiemme, e visitato il Museo Geologico delle Dolomiti, che si trova nel centro dell’abitato. Il museo è piccolo ma molto interessante, soprattutto se siete appassionati di geologia: è fondamentale infatti per capire come’è nata la Val di Fassa e la storia delle Dolomiti.

All’uscita, dato che il meteo non accennava a migliorare, abbiamo deciso di rilassarci alle QR Terme. Abbiamo scelto il pacchetto a 5 ore con pranzo e aperitivo: tra vasche termali, saune e docce cromatiche, abbiamo trascorso il resto della giornata in completo relax.

Deliziosa cena, a base di piatti tipici, al ristorante dell’hotel Le Giare per chiudere la giornata!

3 giorno: escursione sul Catenaccio a Roda di Vael

catinaccio in val di fassa

Ci siamo alzati presto per raggiungere in auto l’impianto di risalita di Vigo di Fassa e raggiungere il rifugio Ciampedie, sul gruppo del Catinaccio. Qui è possibile scegliere tra molti itinerari, di varie tipologie.

Noi abbiamo scelto quello per il rifugio Roda di Vael: una camminata di circa 2 ore a passo tranquillo attraverso il bosco fino alla base della dolomiti. Il sentiero è adatto a tutti anche se l’ultima parte in salita è un po’ impegnativa.

rifugio roda di vael

Dopo un delizioso pranzo al rifugio, accompagnato dai volteggi di un gracchio, e concluso con un bicchiere di grappa fatta in casa, abbiamo intrapreso la via del ritorno.

Un’escursione davvero rigenerante!

La cena è stata invece un problema: non avendo prenotato siamo dovuti tornare fino a Predazzo dove fortunatamente ci ha accolti un piccolo pub. Se il pasto non è stato certo memorabile, l’ambiente era comunque caldo e accogliente.

4 giorno: Museo della Grande Guerra e Marmolada

museo della grande guerra passo podoi

La sveglia ci ha portato nuovamente pioggia e freddo ma con una sorpresa: la neve che ricopriva la cima delle Dolomiti!

Abbiamo quindi preso l’auto e siamo saliti fino al Passo Pordoi per visitare il Museo della Grande Guerra. Il museo è piccolo ma interessantissimo: una ricca raccolta di oltre 3000 oggetti d’epoca che ripercorre soprattutto le fasi del conflitto bellico sulla Marmolada e a Col di Lana, con la ricostruzione di baracche e trincee.

Mi ha ricordato molto il Museo della Linea Gotica di Pianosinatico.

lago fedaia e marmolada

Terminata la visita siamo scesi a Canazei per mangiare un boccone e poi abbiamo raggiunto il lago Fedaia per ammirare la meraviglia della Marmolada, avvolta dalle nebbie.

Purtroppo l’impianto di risalita era chiuso e non è stato possibile salire in cima.

Al rientro, nonostante la pioggierella che non smetteva di cadere, mi sono dedicata all’esplorazione delle valle San Nicola, raggiungibile a piedi da San Giovanni di Fassa. Una piccola valle deliziosa, da dove partono diversi i sentieri.

valle di san nicola in val di fassa

Dato che il pranzo era stato notevolmente sostanzioso e che durante la giornata non avevamo poi bruciato molte calorie, abbiamo deciso di approfittare del bollitore presente in camera, per una tisana calda con biscotti, prima di dormire.

5 giorno: Lago di Carezza e Parco del Bletterbach in Val d’Ega

lago di carezza in val d'ega

Un sole splendente ci ha accolti il mattino dopo e noi ne abbiamo approfittato per recarci di buon mattino a visitare il lago di Carezza, in Val d’Ega.

In tanti mi avevamo consigliato di vedere questo lago e devo dire che nonostante i danni provocati dalla tempesta Vaia, nel 2018, il lago è davvero un incanto, con le sue acque dal blu intenso. Il consiglio è di arrivare presto, anche in bassa stagione, perché questa è una delle attrazioni principali della zona.

latemar in val d'ega

Dopo aver percorso il perimetro del lago, abbiamo imboccato uno dei sentieri che porta verso la base della catena del Latemar: una bella camminata di 2 ore in salita tra i boschi, fino alla base delle dolomiti. Non eravamo preparati ma se avessimo avuto dietro i panini avremmo potuto raggiungere anche il labirinto del Latemar!

Dopo una sosta a goderci la natura della Dolomiti, siamo riascesi al lago e dopo aver mangiato un boccone abbiamo deciso di aggiungere il Geoparco del Bletterbach, sito Unesco, che si trova a circa 40 minuti dal lago.

parco bletterbach

Purtroppo siamo arrivati tardi, giusto il tempo per percorrere velocemente solo uno dei percorsi più brevi, prima della chiusura. Un peccato: il Geoparco è uno di quei luoghi nei quali voglio assolutamente tornare per seguire una delle visite guidate che si tengono al mattino.

6 giorno: Lago di San Pellegrino e Altopiano di Pinè

veduta lago di san pellegrino

Ci siamo svegliati con uno splendido sole a salutare l’ultimo giorno della nostra vacanza. Prima di lasciare la Val di Fassa e intraprendere il lungo viaggio di ritorno, abbiamo fatto un salto al lago di San Pellegrino, a pochi minuti d’auto da Pozza di Fassa.

Meno spettacolare di Carezza, il lago di San Pellegrino è comunque molto bello: anche da qui partono diversi itinerari per salire sulle dolomiti. Il lago è anche circondato da distese di piante di mirtillo: purtroppo non era ancora stagione!

Ci attendeva un viaggio lungo e quindi siamo dovuti ripartire.

Unica sosta è stata Baselga di Piné, in Val di Cembra. Volevo infatti far vedere al mio fidanzato il luogo dove la mia famiglia per anni è venuta in vacanza, in inverno ed estate, e dove ci piace ancora tornare quando possibile.

lago serraia a baselga di pinè

Dopo aver pranzato sul lago di Serraia, siamo ripartiti, salutando il Trentino…ed è accaduta una cosa strana!

Non è raro che il rientro da un viaggio mi metta di cattivo umore. Non mi era ancora capitato però di ritrovarmi a piangere durante il viaggio di ritorno, provando una strana sensazione di perdita e vuoto. Ho avuto bisogno di un giorno intero per riprendermi e accettare il ritorno alla quotidianità.

sentiero val di fassa

Non so bene cosa sia successo ma credo che questo sia segnala di una cosa sola: il Trentino, e le Dolomiti, saranno meta di vacanza anche nel prossimo futuro!

Informazioni utili per una vacanza in Val di Fassa, Val d’Ega e Val di Fiemme

Il Trentino Alto Adige è la regione d’Italia più strutturata dal punto di vista della comunicazione turistica: ecco perché trovare informazioni per una vacanza da queste parti non è un problema.

Potete infatti iniziare consultando il portale ufficiale del Trentino Alto Adige: e ne approfitto anche per ringraziare lo staff di Trentino marketing per le informazioni fornite prima della mia partenza. Se siete invece interessati alla Val di Fassa, alla Val d’Ega, o alla Val di Fiemme potete approfondire consultando i rispettivi portali.

Se invece avete bisogno di informazioni sul posto, a San Giovanni di Fassa potete fare riferimento all’Ufficio informazioni turistiche che si trova nella sede del Comune, nella piazza principale: troverete mappe, guide e depliant per tutte le attrazioni e il personale è attento e disponibile.

C’è un ottimo infopoint anche a Predazzo, in Val di Fiemme: si trova a pochi minuti a piedi dal Museo geologico delle Dolomiti.

ufficio turistico san giovanni di fassa

La Val di Fassa offre anche la possibilità di fare la Val di Fassa guest card, una card per avere sconti in su mezzi pubblici (sono esclusi però gli impianti di risalita), attrazioni ed esperienze: a quanto pare quest’anno sono stata la prima a farla 🙂

La tragedia della Marmolada e la scomparsa delle Dolomiti

marmolada

Avevo iniziato a scrivere questo articolo prima della tragedia della Marmolada, avvenuta il 3 luglio 2022, quando un pezzo del ghiacciaio della Val di Fassa si è staccato travolgendo un gruppo di escursionisti.

Se visiterete il Museo geologico delle Dolomiti, a Predazzo, la prima cosa che imparerete è che questo incredibile patrimonio Unesco sta scomparendo. E’ un fenomeno naturale: così come si sono formate in milioni di anni le Dolomiti si stanno consumando e un giorno non ci saranno più.

Il problema però è che, da decenni, l’azione dell’uomo ha accelerato questo processo: il cambiamento climatico produce effetti evidenti, a cominciare dal ritiro dei ghiacciai per l’aumento delle temperature, causa della tragedia della Marmolada.

Purtroppo, questo è un tema che non va molto di moda tra politici e media.

Noi invece dovremmo ricordarcelo, e impegnarci ogni giorno non solo a mitigare l’impatto della nostra vita sull’ecosistema, ma soprattutto a chiedere che questo venga fatto dai nostri governi.

Non esiste una soluzione semplice per risolvere il problema ma dobbiamo comunque provarci se vogliamo che i nostri figli e nipoti possano continuare ad ammirare meraviglie come le nostre Dolomiti.

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