A caccia delle Marcolfe (o Margolfe) di Fiumalbo
Se avete visitato il borgo di Fiumalbo, nel Parco del Frignano, sull’appennino modenese, vi sarà capitato di notare strani volti in pietra su muri delle case o al centro di archi: sono le Marcolfe, o Margolfe, maschere di natura apotropaica la cui origine risalire probabilmente all’antica cultura celtica.
Secondo alcuni storici infatti i Celti avrebbero abitato questa zona nel IV sec a.c.: loro usanza era quella di decapitare i nemici e appenderne le teste all’ingresso delle abitazioni, come monito per i malintenzionati. Con il passare del tempo la pratica è stata sostituita dalle teste in pietra.
I volti servivano in questo caso a tenere lontani dalle abitazioni spiriti, streghe e demoni maligni: più erano mostruosi e più sarebbero riusciti nel loro intento. Il nome, Marcolfe, deriverebbe forse dal germanico MARKULF, (Mark, confine e Wolf, lupo), nel dialetto locale divenuto Margolfe.
Che si trattasse di Celti o di popolazioni germaniche, è certo che quei volti rimangono a testimonianza dell’antica cultura pagana del territorio, insieme probabilmente alle cosiddette Capanne celtiche, che sorgono poco lontano da Fiumalbo.
Le Marcolfe si trovano sia all’interno del borgo che nelle frazioni circostanti.
La più antica è datata al 500 a.c. e si trova in località La Danda, non lontana proprio dalle capanne celtiche. Quelle nel borgo di Fiumalbo sono decisamente più recenti, databili tra il basso Medioevo fino agli anni 2000.
A realizzare la mappa delle loro posizioni è stato un abitante di Fiumalbo, Davide Santi: nella sua bottega, in via Marconi 22, nel centro storico, è possibile trovare la mappa cartacea con la dislocazione delle 31 Marcolfe attualmente presenti a Fiumalbo, tra il borgo e le frazioni.
Cercare le Margolfe è una divertente caccia al tesoro, adatta a grandi e bambini.
E non pensate che sia così semplice trovarle!
Personalmente posso dirvi che sono riuscita a rintracciare le 24 Marcolfe del borgo di Fiumalbo, nonostante alcune indicazioni nella mappa non siano chiarissime.
Ad esempio la n. 24, posizionata all’ingresso della Torre, in cima alla lunga scalinata, è impossibile da vedere a meno che non vi facciate aprire dai proprietari degli appartamenti di lusso. Situazione simile per la n. 20, che si trova all’interno del B&B Da Roberta.
Io ho avuto la fortuna di incontrare la proprietaria che mi ha gentilmente aperto e mostrato la Margolfa nel giardino interno. Si tratta di una delle più antiche del borgo, ritrovata casualmente durante alcuni lavori di sistemazione del giardino e qui probabilmente finita in seguito ad un’alluvione.
Non ho avuto tempo invece di cercare le 7 Marcolfe situate nelle frazioni: proverò in una delle prossime visite a Fiumalbo.
Ho notato però una cosa singolare: passeggiando ai piedi della Rocca di Fiumalbo, sotto la torretta, nella fortificazione si notano alcune rocce di colore chiaro: sembrano disegnare una figura umana, forse un guerriero.
Non so se abbiano a che fare con le Marcolfe, dato che nella mappa questa posizione non viene indicata. E’ però una forma davvero singolare.
E voi siete riusciti a trovare tutte le Marcolfe di Fiumalbo?
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