Alla scoperta di Versailles (parte II): Giardini e Petit Trianon
Se amate passeggiare in mezzo al verde, non potete perdervi la visita ai Giardini della Reggia di Versailles, che si estendono per circa 800 ettari, tra boschetti, fontane e viali alberati!
I Giardini si compongono di 4 nuclei principali: i giardini veri e propri, allestiti da Andrè Le Notre, che rappresentano il classico modello del giardino alla francese; il Parco con il Grand Canal, ottimo per passeggiate a piedi o in barca; il Grand Trianon, la reggia usata da Luigi XIV con il relativo parco; e infine il Petit Trianon con il villaggio di Maria Antonietta.
INFO UTILI E ITINERARIO PER LA VISITA
Il biglietto per accedere ai Giardini di Versailles costa € 7,50 (Les Jardin Musicaux) e comprende anche la visita ai due Trianon, oltre agli spettacoli musicali che vengono tenuti periodicamente. E’ possibile anche acquistarlo online sul sito della Reggia di Versailles.
La stagione migliore per godersi questo parco è probabilmente la primavera ma anche l’estate non è male; tra l’altro la vastità degli spazi consente di contenere un alto numero di turisti e, a differenza della Reggia, è possibile quindi goderseli anche in alta stagione.
Vi consiglio abbigliamento comodo e, se vi piace tanto camminare, ecco l’itinerario a piedi che facemmo nel 2005 e che consente di vedere tutto il parco (è abbastanza impegnativo):
– tenendo il castello alle vostre spalle, scendete dal lato sinistro verso la Fontana di Apollo;
– superate la fontana, sempre tenendovi sulla sinistra, e costeggiate il Grand Canal fino alla fine, dove troverete una terrazza panoramica (ci vuole circa un’ora per raggiungerla a piedi).
– da qui voltate a destra e risalite in direzione del Grand Trianon: una volta visitato palazzo e giardino, proseguite verso il Petit Trianon dove potete visitare palazzo, giardino e il villaggio di Maria Antonietta.
– a questo punto tornate verso la Reggia di Versailles e risalite i giardini dal lato opposto a quello da cui siete scesi.
Tenete conto che per completare tutto questo itinerario a piedi (visite ai castelli comprese) vi occorrerà, come minimo, mezza giornata.
Se invece non avete tanto tempo a disposizione, è utile sapere che esiste un trenino a pagamento (preso d’assalto durante l’alta stagione) che porta i turisti dalla Reggia fino al Grand e Petit Trianon, oppure servizi di noleggio bici che possono essere una valida alternativa alla camminata a piedi (la prossima visita intendo rifare tutto il parco con le due ruote!)
GIARDINI E PARCO DI VERSAILLES
Fontane, labirinti, boschetti: i giardini alla francese di Versailles costituiscono la prima parte del Parco ed è la zona dove nobili e sovrani compivano le proprie passeggiate
Grazie all’iniziativa de Les Jardin Musicaux è stata installata la filodiffusione di musiche settecentesche in tutto il giardino per cercare di ricostruire l’atmosfera dell’epoca: l’effetto non è male e devo dire che è divertente chiudere gli occhi e immaginarsi di passeggiare per i giardini come faceva Maria Antonietta!
In questo periodo è in corso il restauro della Fontana di Latona e il cantiere purtroppo fa perdere un po’ la bellezza del colpo d’occhio iniziale; inoltre sono state installate alcune opere dell’artista Giuseppe Penone (ancora un artista italiano), esponente della cosidetta corrente dell’arte povera, che a me non son piaciute molto.
A causa della lunga coda per visitare la Reggia, questa volta avevamo davvero il tempo contato e così, dopo aver mangiato un panino, siamo subito scesi lungo il viale centrale, in direzione della grande Fontana di Apollo, limite ultimo dei giardini.
Qui si trovano anche un chiosco/bar e un ristorante, oltre al punto di noleggio bici (e risciò) e all’imbarcadero per chi vuol navigare con barche a remi il Grand Canal.
Nonostante il tempo limitato volevo comunque fare una passeggiata a piedi, e così ho deciso di portare subito il mio fidanzato a vedere il Petit Trianon con il Villaggio di Maria Antonietta: per raggiungerli da questo punto, infatti, occorrono circa 10 minuti.
PETIT TRIANON E VILLAGGIO DI MARIA ANTONIETTA
Il Petit Trianon si trova alla destra dei Giardini di Versailles: se i 20/25 minuti a piedi dalla Reggia vi sembrano troppi per raggiungerlo, ricordate che in alternativa c’è sempre il trenino turistico o il noleggio bici e/o risciò.
Il palazzo fu voluto da Madame de Pompadour (amante di Luigi XV), nel 1760, ma colei che più di tutti è legata a questo piccolo gioiello è senza dubbio Maria Antonietta.
La regina di Francia infatti fece di questo palazzo il suo rifugio privato, per sfuggire agli impegni (e alle beghe) di corte: qui amava passare la maggior parte del tempo con i figli o con gli amici, divertendosi a mettere in scena recite (di cui lei stessa era protagonista) o facendo finta di fare la contadina nel villaggio che si era fatta costruire all’estremità del parco (non stupisce che non avesse alcuna cognizione di cosa succedesse nel frattempo a Parigi!).
Se volete farvi un’idea di come vivesse Maria Antonietta, oltre alle numerose biografie e ai libri di storia, potete leggervi il manga di Ryoko Ikeda “Versailles no Bara” o vedere il film di Sofia Coppola “Marie Antoniette”.
L’ingresso al Petit Trianon costa €10 e comprende anche la visita al giardino e al Villaggio (oltre al Grand Trianon); se avete acquistato il biglietto “Passpartou” o “Les Jardin Musicaux” è ovviamente già compreso.
La visita inizia dal Palazzo, davvero piccolo (e dopo la magnificenza della Reggia è quasi un sollievo): si comincia dal piano terra, con la sala delle guardie, le cucine e la sala da biliardo (con il quadro più famoso di Maria Antonietta), per salire la scala monumentale e accedere al piano superiore con la camera da pranzo, i vari salotti, la camera della Regina e il bagno.
Purtroppo non tutte le stanze sono accessibili mentre la parte dell’attico e del mezzanino si possono vedere solo con visite guidate (l’ho scoperto dopo!).
La parte più bella del Petit Trianon però (secondo me) è il giardino, suddiviso in una parte sistemata a viali e aiuole fiorite di forma geometrica e il vero e proprio parco in stile inglese, con viottolii nascosti, piccole cascate, grotte e il famoso Tempio dell’Amore.
Dopo aver lasciato il mio fidanzato a riprendersi su una panchina, mi sono divertita a percorrere buona parte del parco ma nonostante abbia impiegato diverso tempo non sono riuscita comunque a vederlo tutto!
Superato il Tempio dell’Amore si arriva in vista del Villaggio di Maria Antonietta: voluto dalla Regina di Francia e iniziato nel 1783 riproduce un tipico villaggio contadino normanno.
Ancora oggi qui vengono coltivati i prodotti della terra (se lo visitate in estate, dietro una delle casette in stile contadino c’è anche una pianta di deliziosi lamponi accessibile a tutti!) mentre nella Fattoria vengono allevati diversi tipi di animali (ricordo di aver visto qui nel 2005 i più grandi suini della mia vita!).
Meno bucolico ma utile, nel caso aveste bisogno, il Villaggio ha anche dei bagni, molto ben tenuti, all’interno di una delle casette (unica, peraltro, dove si può entrare).
Ammetto che dal Petit Trianon non sarei più voluta venire via, con buona pace del mio fidanzato che alla fine però è riuscito a trascinarmi ai cancelli, prima che ci chiudessero dentro!
TRAMONTO NEL PARCO DI VERSAILLES
Avrei voluto visitare anche il Grand Trianon ma purtroppo, quando siamo usciti dal Petit Trianon, l’orario di chiusura dei castelli era già passato da un pezzo.
Così abbiamo deciso di goderci ancora un po’ parco e giardini, tornando a piedi verso il Grand Canal e la Fontana di Apollo: qui abbiamo approfittato del chiosco per acquistare un’ottima crepes e una birra e, seduti su una delle panchine, ci siamo goduti il tramonto in totale relax.
Ve lo consiglio: la pace e la tranquillità dei Giardini di Versailles al tramonto sono uniche!
Dopo aver risalito i giardini, passando ancora una volta accanto alla Reggia, mentre eravamo quasi all’uscita, ho dato un ultimo sguardo alle finestre della Galleria degli Specchi, dove ho notato una cosa strana: alcune luci dei bellissimi candelabri erano accese (cosa insolita perchè le luci non erano accese durante l’orario di visita e il palazzo era già chiuso da diverso tempo).
Chissà..forse qualche custode stava finendo di sistemare la sala…a me però piace pensare che fosse un saluto speciale di Versailles a noi, con l’invito a tornare presto!
Francia
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