Casa Vicens a Barcellona, la prima opera realizzata da Antoni Gaudì
Ho sempre avuto un debole per le opere di Antoni Gaudì, l’architetto a cui Barcellona deve molta della sua fama e a cui avevo già dedicato un post.
Qualche mese fa, l’elenco delle opere di questo famoso architetto aperte al pubblico si è ampliato, grazie all‘inaugurazione di Casa Vicens, prima architettura realizzata da Gaudì.
Impossibile non approfittare del viaggio a Barcellona di fine novembre, per darle uno sguardo..e così è stato!
Se siete appassionati di Gaudì, vi consiglio di inserire Casa Vicens tra le tappe dei vostri futuri viaggi nella capitale della Catalogna.
CASA VICENS, LA PRIMA CASA PROGETTATA E REALIZZATA DA ANTONI GAUDI’
L’importanza di Casa Vicens risiede nel fatto di essere stata la prima commissione di Antoni Gaudì: prima di Casa Batllò e La Pedrera, Gaudì sperimentò qui le sue capacità e la sua visione dell’architettura, dando vita all’embrione di quello stile peculiare che lo avrebbe poi caratterizzato.
A commissionargli l’opera fu Manuel Vicens i Montaner, uomo d’affari e proprietario di un terreno nel distretto di Gracia, fuori le mura di Barcellona: qui la famiglia Vicens voleva infatti realizzare un’abitazione dove trascorrere il periodo estivo.
Oggi Casa Vicens appare attorniata da moderni edifici ma alla metà dell’Ottocento questa zona era caratterizzata da ampi spazi aperti, dove sorgevano le villette estive delle famiglie benestanti di Barcellona.
Tra il 1883 e il 1885 Gaudì ebbe quindi la possibilità di ideare, progettare e formare lo spazio di questa abitazione e del suo giardino: il risultato fu un incantevole connubio tra architettura e natura, che prese il nome del proprietario, Casa Vicens appunto.
Nel corso dei secoli, l’abitazione ha subito diverse modifiche: il nucleo originale venne ampliato nel 1925 dall’architetto Joan Baptista Sierra de Martinez, su richiesta del nuovo proprietario, Antonio Jover i Puig, che aveva deciso di rendere Casa Vicens la residenza ufficiale della propria famiglia.
Nel 1946, invece, la proprietà venne divisa e parte delle strutture del giardino, compresa la cascata monumentale realizzata dallo stesso Gaudì, vennero (ahimè) smantellate.
Nel 2005 Casa Vicens è stata dichiarata Patrimonio Unesco ed oggi appartiene a MoraBanc, gruppo proprietario della Banca Internazionale di Andorra, che l’ha acquistata nel 2014. E’ stata proprio la nuova proprietà a finanziare il restauro dell’immobile e a realizzare il museo, che ha aperto i battenti il 16 novembre 2017.
Il restauro ha cercato di valorizzare la struttura originaria realizzata da Gaudì, mentre l’ampliamento di Sierra de Martinez è stata utilizzato per accogliere la scala, che consente il passaggio tra i vari piani, i locali per le esposizioni museali e il bookshop.
CASA VICENS: INFORMAZIONI UTILI PER LA VISITA
Casa Vicens si trova in Carrer de les Carolines, nel quartiere di Gracia.
E’ facilmente raggiungibile grazie alla metro L3, che abbiamo usato anche noi: le fermate a disposizione sono due, Fontana e Lesseps e distano entrambe meno di dieci minuti a piedi. In alternativa è possibile usare l’autobus (22, 27, 32, 87, 114, N4, V17) o la ferrovia.
Il museo è aperto ogni giorno dalle 10 alle 18. Attenzione: l’acquisto del biglietto deve essere fatto via internet, sul sito ufficiale. L’abitazione infatti non è molto grande ed è quindi previsto un numero massimo di visitatori!
Attualmente sono possibili due tipi di visita: quella libera e quella con la guida.
Noi abbiamo optato per la prima; con il senno di poi, però, devo ammettere che i pochi euro di differenza per avere con noi una guida sarebbero stati ben spesi. E’ vero infatti che all’interno dell’abitazione ci sono pannelli esplicativi e ricostruzioni che illustrano la storia di Casa Vicens ma non mi sarebbe dispiaciuto avere un riferimento per qualche domanda.
Tutte le informazioni per organizzare una visita a Casa Vicens sono disponibili sul sito ufficiale, in lingua spagnola, catalana e inglese, E’ utile sapere che Casa Vicens è dotata di cloakroom dove è possibile lasciare sia le proprie borse che piccoli trolley.
Se volete godervi l’abitazione con calma, vi consiglio di evitare weekend e periodi di alta stagione turistica.
LA VISITA A CASA VICENS: UN MIX TRA NATURA E ARCHITETTURA GOTICA E ARABA
Siamo arrivate a Casa Vicens la domenica mattina, qualche minuto dopo l’orario di ingresso che avevamo scelto: il personale ci ha comunque fatto entrare e una guida ci ha illustrato, a grandi linee, la storia dell’edificio, prima di lasciarci libere di visitarlo.
Devo dire che Casa Vicens mi è piaciuta molto: l’abitazione è un tripudio di colori, ottenuti grazie all’utilizzo di vetri policromi, e di decorazioni ispirate alla natura, a cominciare dalle palme stilizzate della cancellata e dai fiori arancioni (non ricordo se sia tarassaco) che tappezzano le maioliche.
Lo stile è una sorta di mix tra architettura araba e gotica. Sicuramente, Casa Vicens all’epoca dovette avere un notevole impatto sui contemporanei di Gaudì!
L’abitazione si sviluppa su due piani, oltre al tetto dove si trova un’ampia terrazza.
Al piano terra e al primo piano è possibile visitare la parte originaria dell’abitazione, realizzata da Gaudì: dal foyer, alla sala da pranzo, dalla sala fumatori alle stanze private e ai bagni.
Ho realizzato un brevissimo video su questa parte, giusto per dare un’idea di quello che si può vedere, senza ovviamente rovinare la sorpresa:
Al secondo piano è stato ricavato lo spazio museale, dove pannelli informativi, plastici, ricostruzioni e documenti originali raccontano la storia di Casa Vicens.
Purtroppo devo dire di avere avuto problemi ad accedere ad alcuni degli strumenti interattivi presenti nelle sale, dato che, con il passare del tempo, il numero di visitatori è andato aumentando.
Molto istruttivo il video proiettato a rotazione nella videoroom che ricostruire il contesto storico e le vicende legate a Casa Vicens.
Infine, lo spazio per le esibizioni temporanee dove attualmente è ospitata una mostra sull’architettura contemporanea di Gaudì: sono esposte ricostruzioni in miniatura delle opere di alcuni degli architetti più innovatori e contemporanei di Gaudì.
La visita si conclude sulla terrazza del tetto, dove è possibile dare uno sguardo al quartiere di Gracia, uno dei più densamente popolati di Barcellona.
Proprio guardando questa moderna distesa di edifici che circondano Casa Vicens, mi domandavo cosa ne avrebbe pensato Gaudì: non credo infatti avrebbe apprezzato la moderna trasformazione del quartiere e tantomeno della sua opera!
Al posto dell’elegante giardino, con la cascata monumentale ad arco realizzata da Gaudì come sfondo scenografico, oggi si ergono solo anonimi palazzi.
Perfino l’antica cappella di Santa Rita, omaggiata dai fedeli per la sua acqua ritenuta salutare, che originariamente faceva parte della proprietà Vicens, venne scorporata alla metà del Novecento, e successivamente demolita, nel 1963.
Stretta in una sorte di assedio di cemento, Casa Vicens rimane una piccola, solitaria ma splendida testimone di un’epoca passata, un esempio della maestria di un architetto che si lasciava ispirare dalla natura per progettare le proprie opere e, soprattutto, cercava di realizzarle in armonia con essa.
Una lezione che faremmo bene a non dimenticare.
20, 08012 Barcelona, Spagna
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Reporter da una vita e perennemente in viaggio, geografico e mentale. Giornalista professionista per radio e web, adoro esplorare, scrivere, fare foto e video!