Messner Mountain Museum: 6 musei in Alto Adige dedicati alla montagna
Se amate la montagna e vi trovate in Aldo Adige sappiate che esiste un circuito di musei che non potete non visitare: è il Messner Mountain Museum, detto anche MMM.
Si tratta di 6 musei voluti e ideati da Reinhold Messner, alpinista ed esploratore.
Conoscevo Messner di fama ma non avevo mai seguito le sue avventure e soprattutto non sapevo di questa iniziativa, scoperta casualmente.
Durante la vacanza in Val Pusteria, infatti, ho visitato il castello di Brunico ed ho scoperto che ospita uno dei Messner Mountain Museum, il Ripa. Nonostante il prezzo del biglietto non fosse proprio economico, ho voluto comunque visitarlo.
Ad incuriosirmi erano state le statue tipicamente orientali presenti all’ingresso che lo facevano apparire come un museo molto particolare.
La visita è durata un’ora, tempo non sufficiente, purtroppo, a godere di tutto con calma ma tassativo, a causa della chiusura.
Un tempo comunque sufficiente a farmi innamorare di questo progetto, tanto da spingermi a cercare maggiori informazioni sull’intero circuito di MMM.
Perché i MMM non sono semplici musei bensì veri e propri viaggi, fisici e mentali, al centro dei quali c’è un unico protagonista: la montagna, in ogni sua sfaccettatura.
Ma andiamo con ordine!
Messner Mountain Museum: 6 musei che raccontano la montagna
Il Messner Mountain Museum è un circuito di 6 musei dislocati in diverse località dell’Alto Adige: Bolzano, Solda, Naturno, Brunico, Plan de Corones e Monte Rite.
Il progetto è nato dall’amore di Reinhold Messner per la montagna, alla quale ha dedicato tutta la vita. Ciascun museo affronta un tema diverso: geologia, storia dell’alpinismo, cultura dei popoli della montagna etc.
Non mancano però il racconto della storia della località nella quale ci si trova e i riferimenti agli altri musei.
Il circuito è stato realizzato dalla Messner Mountain Foundation in un arco di tempo che va dagli anni ’90 del 1900 fino al 2015, quando è stato inaugurato il museo più recente, il MMM Corones.
Sono tutti musei privati e non godono quindi di sovvenzioni statali (ecco perché il costo del biglietto è più alto).
La particolarità è che ciascun museo permette di intraprendere un viaggio alla scoperta di un aspetto particolare della montagna.
Se il MMM Firmian è il cuore dell’intero progetto, la Summa di tutte le tematiche trattate negli altri musei, il MMM Ortes è dedicato invece al ghiaccio e ai ghiacciai, mentre il MMM Juval al mito della montagna; il MMM Dolomites invece è un omaggio alle Dolomiti, mentre il MMM Ripa è dedicato alla cultura dei popoli della montagna e il MMM Corones all’alpinismo e alla sua storia.
Quello che rende speciali questi musei, a mio parere, non è solo l’accuratezza della narrazione e il modo di raccontarsi ma il fatto che il visitatore è parte attiva del viaggio della conoscenza.
Arriverete alla fine della visita stanchi nel corpo e arricchiti nell’anima, più consapevoli del valore della montagna e della sua cultura.
Ad oggi ho avuto la possibilità di visitare solo due dei MMM ma sono bastati per farmi appassionare a questo progetto: la visita agli altri quattro musei sarà uno dei motivi per tornare in Alto Adige.
MMM FIRMIAN a Bolzano: la montagna incantata
Il MMM Firmian si trova nello splendido castello Firmiano, alle porte di Bolzano.
E’ stato il secondo dei MMM che ho visitato ma inizio da questo perché rappresenta davvero la summa dell’intero progetto di Messner.
E’ stato inaugurato nel 2006, dato che precedentemente non era stato possibile per la Fondazione Messner ottenere la gestione del castello. Fin dall’inizio però avrebbe dovuto rappresentare la tappa iniziale del percorso, data anche la sua posizione rispetto agli altri.
E’ possibile raggiungerlo in auto, lasciandola al parcheggio a pagamento che si trova poco sopra.
Da qui, seguendo un sentiero in mezzo al bosco, in pochi minuti si raggiunge l’entrata.
Il museo si sviluppa all’interno dell’antico castello medievale, del quale racconta la storia e il ruolo di primo piano giocato durante il movimento indipendentista del Sud Tirolo.
Il tema centrale perà è la montagna in tutti i suoi aspetti: culturale, filosofico, sociale, religioso e antropologico.
Una narrazione che si avverte anche fisicamente, nel continuo “sali e scendi” che si è costretti a seguire per raggiungere le diverse sezioni del museo: ecco perchè vi consiglio di visitarlo indossando scarpe comode!
Impossibile raccontare la mia esperienze, perché l’altra particolarità di questi musei è che “suggeriscono” emozioni e sensazioni diverse a seconda della persona che li visita.
Posso dire però che mi è piaciuta molto la ricostruzione della grotta di Re Laurino mentre la proiezione del documentario sul progetto è importante per capire meglio il Messner Mountain Museum.
Suggestiva la ricostruzione della grotta di Milarepa, così come l’omaggio agli alpinisti che hanno dato la vita per questa passione, mentre la riflessione finale sulla caducità della montagna è struggente, grazie anche alla scelta di una colonna sonora come “Blowing in the Wind”, di Bob Dylan.
Per visitare tutto il museo ho impiegato circa 2 ore e mezza ma se fossi stata sola probabilmente sarei rimasta molto più a lungo.
Vi consiglio infatti di visitarlo senza fretta, se il tema vi interessa: vi assicuro che non vorrete perdervi nulla!
All’interno del Castello Firmiano è presente anche un delizioso punto ristoro, MMM Firmian Restaurant, dove ci siamo rifocillati alla fine della visita: ho provato i canederli (davvero deliziosi!), accompagnati da una birra gelata, e con lo strudel come dessert! Dopo 2 ore di corse, sali e scendi, era proprio quello che ci voleva!
Vi consiglio anche di passare al Bookshop del museo: troverete guide e letture interessanti, oltre ad una raccolta di libri e filmati su Reinhold Messner.
MMM RIPA: la cultura dei popoli della montagna
Il MMM Ripa si trova all’interno del castello medievale di Brunico, che svetta nel cuore del centro storico della cittadina.
E’ stato il primo dei MMM nel quale mi sono imbattuta per caso e quello al quale devo la scoperta dell’intero progetto. Ad accogliervi all’ingresso, troverete una statua di Budda ed alcuni leoni cinesi, guardiani dei templi.
Il museo è un omaggio ai popoli della montagna, un vero e proprio viaggio etnografico tra usi e costumi di popolazioni diverse in tutto il mondo, molte delle quali non conoscevo.
La particolarità non sta solo nel presentare usi e costumi diversi di ciascuna popolazione ma nel mostrare il “fil rouge” che le lega: ovvero la montagna e cosa significa vivere in questi luoghi.
Un racconta che invita anche a riflettere su cosa rappresenta oggi la montagna e a superare l’idealizzazione che come turisti siamo portati a farne: come spiega Messner, infatti, la montagna è viva e per poter rimanere tale deve cambiare ed adattarsi e non può quindi rimanere vincolata ad un’immagine idilliaca.
Anche in questo caso non aspettatevi un percorso museale classico: salirete e scenderete per scale, stanze e torri alla scoperta dei vari popoli della montagna e della storia del castello di Brunico.
Se amate le altezza, vi consiglio di salire sulla torre dalla quale godrete di una vista fantastica sulle Dolomiti circostanti.
A me è piaciuta molto la Torre del Nirvana: purtroppo ho potuto visitarla solo velocemente, perché il museo stava chiudendo…o forse questa è stata una fortuna perché era praticamente deserta ed ho potuto respirarne l’atmosfera: magica!
Anche al MMM Ripa è presente un piccolo bistrot, dove potersi riposare a fine percorso e magari meditare un po’ sulle tante nozioni acquisite nella visita e sulle sensazioni provate.
Tutte le informazioni utili per visitare i MMM
Ammetto di essere rimasta molto stupita di non aver mai sentito parlare prima del Messner Mountain Museum dai canali ufficiali del turismo del Trentino Alto Adige o dagli Uffici Turistici locali.
Il MMM ha comunque un portale di riferimento, molto ben strutturato, nel quale è possibile trovare le informazioni aggiornate su ciascun museo e sugli orari di visita.
Periodicamente vengono organizzati anche eventi speciali, conferenze ed incontri ai quali partecipa lo stesso Reinhold Messner. Se volete rimanere aggiornati seguite i loro canali social.
I musei sono adatti a grandi e bambini (magari da 6 anni in sù).
Vi consiglio abbigliamento e soprattutto scarpe comode, per godere al meglio la visita.
Se siete interessati ad approfondire l’intero progetto, vi consiglio la piccola guida “Messner Mountain Museum” di Magdalena Maria Messner: a me è piaciuta molto.
Come scrivevo prima, una delle caratteristiche di che questi musei è che regalano sensazioni diverse a seconda di chi li visita.
Tutti però uscirete da lì più consapevoli di quello che la montagna rappresenta e, mi auguro, capaci di amarla e rispettarla ancora di più!
Messner Mountain Museum, Anello Zoldano, Cibiana di Cadore, Belluno, Veneto, Italia
Messner Mountain Museum Corones, Sentiero Concordia Rundweg, Val Pusteria, Marebbe, Bolzano, Trentino-Alto Adige, 39030, Italia
Messner Mountain Museum Juval, 3, Juvale, Val Venosta, Castelbello-Ciardes, Bolzano, Trentino-Alto Adige, 39020, Italia
Messner Mountain Museum Ortles, 32/A, Via Forestale, Solda, Stelvio, Val Venosta, Bolzano, Trentino-Alto Adige, 39029, Italia
Messner Mountain Museum Ripa, Vicolo Castello, Bruneck - Brunico, Teodone, Brunico, Val Pusteria, Bolzano, Trentino-Alto Adige, 39031, Italia
Messner Mountain Museum Firmian, 53, Via Castel Firmiano, Don Bosco, Bolzano, Trentino-Alto Adige, 39100, Italia
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