Nel cuore dell’Abruzzo: Roccascalegna e lago Bomba
Ho una vera passione per i castelli medioevali, in particolare da quando ho visitato la Valle d’Aosta: così, quando ho saputo che anche in Abruzzo ne esistono diversi, ho deciso di visitarne almeno uno.
Da una veloce ricerca nel sito di Visit Abruzzo sono incappata nelle foto del castello di Roccascalegna: le immagini erano davvero belle e quindi l’ho inserito tra le tappe indispensabili della nostra settimana di vacanza in Abruzzo.
Dato che il castello è aperto solo nel weekend, abbiamo deciso di visitarlo il sabato, penultimo giorno della nostra permanenza: un modo per chiudere in bellezza la vacanza, con una giornata di escursione nel cuore della regione, tra Roccascalegna e il Lago Bomba, e nel quale abbiamo aggiunto anche l’ultima visita al mare, a Fossacesia, sulla Costa dei Trabocchi!
ROCCASCALEGNA, NEL CUORE DELL’ABRUZZO
Roccascalegna è un delizioso borgo situato nel cuore dell’Abruzzo. Nonostante si trovi sempre in provincia di Chieti, raggiungerlo da Francavilla al Mare non è così rapido: ci vuole circa un’ora di macchina.
Le strade possono essere diverse ma la più veloce prevede di seguire l’A14 fino a Fossacesia, imboccare la SS652 fino a Isca D’Archi e da qui seguire le indicazioni, inerpicandosi per le strade di collina.
In realtà, all’andata noi abbiamo seguito un percorso alternativo, che ho difficoltà a ritrovare sulla mappa ma comunque tagliando dall’interno: un’occasione un veloce sguardo alla bellezza dei paesaggi montuosi dell’Abruzzo.
Siamo arrivati a Roccascalegna intorno a mezzogiorno e mezza: dato che il castello chiudeva alle 13 abbiamo pensato di attendere l’apertura del pomeriggio e ne abbiamo approfittato per fare due passi in paese.
Roccascalegna è veramente piccolo come borgo, disposto su una collina da cui si vede molto bene la Majella e le valli circostanti: a quanto pare le origini si datato ai Longobardi mentre il castello sarebbe stato costruito nel Medioevo. Il nome del paese invece pare derivi da “Rocca con la scala di legno” una scala a pioli con la quale si poteva raggiungere il castello.
Il borgo infatti è dominato da uno sperone di roccia, sulla quale è stato costruito il castello: la torre del castello è la prima cosa che si avvista a distanza.
Nell’attesa della visita abbiamo acquistato un paio di panini al bar della piazza: il proprietario però è stato costretto a chiudere a causa di alcuni problemi familiari, così li abbiamo consumati nel vicino parco giochi all’inizio del paese.
Il parco sarebbe molto carino, peccato che sia un po’ lasciato andare e i tavolini piuttosto malridotti; vi consiglio anche una buona scorta di Autan perchè è invaso dalle zanzare tigri.
ALLA RICERCA DEL LAGO BOMBA
In attesa della riapertura del castello, alle 15, abbiamo provato a raggiungere il lago Bomba, che si trova a circa una ventina di minuti d’auto da Roccascalegna.
Si tratta di un lago artificiale creato lungo il corso del fiume Sangro: la diga venne inaugurata nel 1962 con l’obiettivo di utilizzare l’acqua per produrre energia elettrica.
Abbiamo provato a raggiungerlo seguendo le indicazioni lungo la strada ma purtroppo non ci siamo riusciti: in compenso abbiamo ammirato dei paesaggi da togliere il fiato, tra alti canaloni e dirupi; se tutto l’interno dell’Abruzzo è davvero così, forse lo preferisco alla costa!
Rientrati a Roccascalegna abbiamo parcheggiato l’auto accanto al parco giochi e ci siamo incamminati verso il castello.
Per raggiungere la rocca, sarebbero disponibili due percorsi: avrei voluto seguire quello panoramico, che passa sotto lo strapiombo, girando intorno al castello ma purtroppo il sentiero era sbarrato a causa di lavori di messa in sicurezza del terreno franoso; ho così dovuto utilizzare il percorso che attraversa il borgo di Roccascalegna.
IL CASTELLO DI ROCCASCALEGNA
La biglietteria del castello si trova ai piedi della scalinata di pietra, accanto ad una piccola chiesa dedicata a San Pietro, da poco restaurata e visitabile.
Il castello è gestito dall’associazione Proloco di Roccascalegna e l’ingresso è a pagamento. Per avere tutte le informazioni su orari e costi potete consultare il sito internet (un po’ datato come struttura ma con molte info utili).
Per accedere alla rocca occorre salire una ripida scalinata che conduce nel cortile interno del castello.
Intorno al cortile sono disposti diversi locali tutti accessibili, a cominciare dalla stanza delle Armi, dove si trova un lanciafiamme bizantino.
Nella stanza degli strumenti di tortura, sono stati sistemati alcuni degli arnesi usati nel medioevo per estorcere confessioni.
Molto carina l’idea di organizzare un’esposizione di foto e le leggende locali: tra queste la più nota è quella legata alla figura di Annibale Corvo, detto Corvo de Corvis, e alla “mano di sangue”!
La leggenda racconta infatti che il signore del castello avesse tentato di reintrodurre lo “jus primae noctis” e che fosse stato pugnalato da un marito travestito da sposa, e poi buttato giù dalla rupe; prima di cadere il barone avrebbe poggiato la propria mano insanguinata su un muro, da cui non sarebbe stato più possibile cancellarla fino al crollo del 1940!
Anche la Torre del Castello è visitabile, salendo alcune rampe di ripide scale: e da lassù il panorama è ancora più bello!
Al di là della leggenda, se anche a voi piacciono i castelli, quello di Roccascalegna ve lo consiglio perchè oltre ad essere bello è anche molto suggestivo!
Attenti però alle scalate sotto il sole a picco perchè il rischio è di prendersi un insolazione (nonostante fosse settembre io ho avuto qualche problema) e attenti soprattutto se avete dei bambini: se amate le altezze (come me) il castello regala viste mozzafiato e senza troppe “barriere”, ma per i bambini piccoli potrebbe diventare pericoloso, se non si presta la dovuta attenzione.
FOSSACESIA E PUNTA CAVALLUCCIO
Ripartiti da Roccascalegna, abbiamo deciso di regalarci un ultimo tuffo in mare: abbiamo così imboccato la SS625 in direzione Fossacesia e da qui, invece di immetterci in autostrada, abbiamo proseguito fino a Fossacesia Marina per imboccare la la strada costiera.
Dopo aver superato il paese, abbiamo notato uno slargo lungo la strada dove parcheggiare l’auto e un sentiero che scendeva al mare: ci siamo trovati nella spiaggia di Punta Cavalluccio!
La zona da anche il nome ad un bellissimo trabocco, uno di quelli sui quali è stato ricavato un ristorante: quel giorno addirittura si stava celebrando un matrimonio, con tanto di video agli sposi!
Nonostante il sole fosse già basso, ci siamo così goduti il nostro ultimo bagno (un po’ freddino, a dire il vero) insieme all’ultimo tramonto della nostra vacanza in Abruzzo.
E dato che il mare e i trabocchi hanno scandito tutta la nostra settimana di vacanza in Abruzzo ho pensato che 30 secondi di video dedicati a loro fossero il modo migliore per ricordarli:
Alla prossima!
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