Tour dei pulpiti medioevali di Pistoia con Philippe Daverio
La Toscana è terra ricca di importanti testimonianze del nostro patrimonio storico-artistico: le più famose sono, senza dubbio, quelle legate al Rinascimento ma esiste anche una Toscana del primo medioevo, meno conosciuta, che, personalmente, trovo più affascinante e di cui Pistoia è un delizioso esempio.
Da anni cerco di ritagliarmi del tempo da dedicare a questa cittadina, più nota per i vivai e le rassegna musicali che per la sua arte e cultura: eppure di bellezze a Pistoia se ne celano diverse, e non è un caso se quest’anno è stata proprio lei ad essere insignita del prestigioso riconoscimento di capitale della cultura 2017.
Ecco perchè quando ho ricevuto da Giorgio Tesi Editore l’invito stampa per partecipare alla presentazione del volume Pistoia Città dei Pulpiti, con il critico d’arte Philippe Daverio, direttore scientifico della rivista Artedossier, ho accettato con molto piacere.
Il volume in questione è il terzo della collana “Avvicinatevi alla bellezza” dedicata alle meraviglie nascoste di Pistoia e realizzata quest’anno dalla casa editrice toscana, proprio in occasione dell’anno di Pistoia capitale della cultura.
La presentazione di Pistoia Città dei Pulpiti, avvenuta il 2 dicembre nella chiesa di San Bartolomeo in Pantano, è stata preceduta da un breve press tour dei pulpiti medioevali di Pistoia, guidato dallo stesso Daverio e dai rappresentanti di NaturArt e FAI di Pistoia.
Purtroppo noi non siamo riusciti a compiere l’intero tour ma lo riporto comunque completo nel caso possa essere utile a chi si recherà a visitare Pistoia.
IL TOUR DEI PULPITI MEDIOEVALI DI PISTOIA
Fondata dai romani su un antico insediamento etrusco, Pistoia ha visto nel XI-XIII sec affermarsi una classe di mercanti e banchieri che l’hanno resa prospera e vitale, terreno essenziale per far fiorire l’arte. Sono molte infatti le testimonianze artistiche di questo periodo, a cominciare dal Duomo di San Zeno, ancora oggi uno dei simboli della città.
L’epoca in questione è proprio quella che ha visto la creazione dei famosi pulpiti medioevali di Pistoia che si trovano in alcune delle principali chiese cittadine: San Michele a Groppoli, San Bartolomeo in Pantano, San Giovanni Fuorcivitas, Sant’Andrea e la Cattedrale di San Zeno.
Nel medioevo il pulpito rappresentava il luogo dal quale il sacerdote o predicatore si rivolgeva al popolo: per poter essere visibile a più persone, dentro o fuori dalla chiesa, doveva quindi essere elevato.
Nel tempo, la chiesa pensò di sfruttare queste strutture architettoniche per illustrare visivamente ai fedeli la parola di Dio: per questo venne chiesto a famosi artisti di scolpirvi scene del vecchio e nuovo testamento.
Il tour dei pulpiti medioevali di Pistoia inizia nella chiesa di San Michele a Groppoli, che si trova appena fuori il nucleo urbano e che purtroppo non abbiamo visitato: la pieve del XII secolo custodisce, infatti, il pulpito di Groppoli, attribuito alla scuola di Biduino e databile al 1193 circa, il più antico tra quelli giunti completi fino a noi.
Successivo a quello di Groppoli è il pulpito della Chiesa di San Bartolomeo in Pantano, attribuito a Guido Bigarelli da Como e databile al 1239-1250: è da qui che è partito il nostro press tour con Philippe Daverio.
Il pulpito di San Bartolomeo oggi si trova all’interno della chiesa, non lontano dall’altare.
Le sculture che lo abbelliscono sono raccolte in formelle, all’interno delle quali vengono narrate storie del vecchio e nuovo testamento. Le figure appaiono allineate nello spazio e piuttosto ieratiche, come era tipico della scultura del periodo.
La tappa cronologica successiva del tour dei pulpiti medioevali di Pistoia è la chiesa di San Giovanni Fuorcivitas: il pulpito è attribuito a Fra’ Guglielmo da Pisa e datato al 1270. Pare che la particolarità di Fra Guglielmo da Pisa stesse nell’utilizzo di piccole tessere in vetro policromo lavorate con foglia d’oro per riflettere la luce e dare quindi maggiore risalto alle figure.
La maggiore plasticità delle figure di questo pulpito e la composizione delle scene denotano quell’evoluzione artistica che trova il culmine nel pulpito più famoso di Pistoia, quello di Giovanni Pisano.
Ospitato nella chiesa di Sant’Andrea, il pulpito di Giovanni Pisano è l’ultimo in ordine cronologico nel tour dei pulpiti medioevali di Pistoia.
Databile al 1301, è tra le opere più importanti della scultura medioevale in Italia, esempio dell’affermazione della nuova corrente gotica.
Ai pulpiti delle chiese sopra menzionate si è aggiunto anche il pergamo di San Zeno, il più antico di tutti i pulpiti pistoiesi: le prime tracce di questo pulpito risalirebbero infatti al 1043, ad opera del Maestro Guglielmo.
Purtroppo il pulpito di San Zeno è stato ricomposto solo in parte nella cripta del Duomo di Pistoia.
Oltre al tour dei pulpiti medioevali di Pistoia, vi consiglio anche una visita alla chiesa di San Leone: qui, fino al 7 gennaio 2018, sarà in mostra La Visitazione di Luca della Robbia, restaurata dal FAI.
Per noi è stata una tappa fuori programma ma decisamente emozionante.
La Visitazione è una delle prime opere in terracotta invetriata di Luca della Robbia realizzata intorno al 1445 e di norma esposta nella chiesa di Giovanni Fuorcivitas. L’opera rappresenta l’abbraccio tra la Vergine Maria e la cugina Elisabetta ed è circondata dagli affreschi di Vincenzo Meucci, realizzati nel settecento e restaurati proprio quest’anno.
Le fotografie non rendono la bellezza di questa composizione!
PHILIPPE DAVERIO: “I PULPITI MEDIOEVALI ERANO LA FORMA DI COMUNICAZIONE DEL MEDIOEVO”
“I pulpiti di Pistoia raccontano il periodo storico tra ‘200 e ‘300 in Italia – ha spiegato Philippe Daverio nell’intervento pubblico tenuto nella chiesa di San Bartolomeo in Pantano, dove il press tour dei pulpiti medioevali di Pistoia è terminato, nel tardo pomeriggio – Possiamo dire che la comunicazione è nata proprio con queste antiche forme d’arte, in un’epoca dove non esistevano radio, tv o internet”.
Ad ascoltare lo storico e critico d’arte sono arrivate quasi 2000 persone, che hanno letteralmente gremito la chiesa pistoiese: un bel segnale nei confronti di chi ritiene che arte e cultura non interessano.
Qui potete ascoltare l’intervista rilasciata da Philippe Daverio sui pulpiti medioevali di Pistoia:
A fare da contorno alle parole di Daverio sono state le gigantografie di alcuni degli scatti fotografici presenti nel volume Pistoia Città dei pulpiti e realizzati da Niccolò Begliomini, Art director di Naturart
La mostra sarà visitabile fino a gennaio 2018.
VOLUME PISTOIA CITTA’ DEI PULPITI: INFORMAZIONI E CONTATTI
Redatto in lingua italiana e inglese, con testi a cura del gruppo FAI Giovani Pistoia e FAI Pistoia, Pistoia città dei pulpiti è stato realizzato da Giorgio Tesi Editore in collaborazione con Diocesi di Pistoia, MIBACT, e con la media partnership di Artedossier e Intoscana.it.
Da sette anni Giorgio Tesi Editore, porta avanti attività di promozione e divulgazione della cultura pistoiese, dalla pubblicazione della rivista Naturart, in lingua italiana e inglese, alla messa online, nel 2015, del sito DiscoverPistoia, dedicato al racconto della città: un impegno non di poco conto.
Se volete avere maggiori informazioni sul volume o sulla collana “Avvicinatevi alla bellezza” potete contattare direttamente DiscoverPistoia.
2, 51100 Pistoia PT, Italia
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