Luxor: dalla Valle dei Re a Karnak e al Tempio di Luxor
Come ho già avuto modo di scrivere, l’arrivo in Egitto per me fu abbastanza traumatico: dopo l’atterraggio a mezzanotte all’aeroporto di Luxor e il trasferimento sulla nave, con la quale avremmo effettuato la nostra crociera sul Nilo, la sveglia del primo giorno suonò alle 4 del mattino!
Costringere i turisti a queste levatacce non è sadismo ma è necessario a causa delle temperature proibitive del mese di agosto: occorre infatti visitare i siti archeologici entro metà mattina, per evitare colpi di calore o peggio!
Se a questo si aggiunge che la nostra vacanza avvenne nel periodo del Ramadan e che la popolazione egiziana è per lo più di fede islamica, si comprende un ulteriore problema: non potendo nè bere nè mangiare dall’alba al tramonto, diventa davvero difficile per una guida sostenere escursioni nelle ore più calde.
La nostra guida si chiamava Makmoud, una persona davvero deliziosa e sempre disponibile: ci accompagnò per tutto il viaggio in nave, facendoci correre, soprattutto al mattino, per rispettare i tempi, e appellandoci, ogni volta che provavamo a disperderci, con il suo inconfondibile vocione: “Grandiii!!!” (abbreviazione di “Grandi Viaggi”).
La prima giornata di escursione, neanche a dirlo, fu a Luxor, alias Tebe, città sacra dell’Antico Egitto!
I COLOSSI DI MEMNONE E LA PRIMA ALBA IN EGITTO
Non tutti i giorni si può ammirare il sole che sorge avendo come sfondo i Colossi di Memnone: fu questa infatti la prima tappa dell’escursione a Luxor, dove arrivammo proprio per ammirare la prima alba egiziana.
I colossi, alti 21 metri, si trovano lungo la riva del Nilo, appena fuori Luxor: rappresentano entrambi il Faraone Amenothep III e furono eretti oltre 3400 anni fa.
Originariamente erano a guardia del Tempio di Amenothep e praticamente ne sono tutto ciò che resta!
Pare che il loro nome derivi dall’attribuzione che gli storici fecero di queste statue all’eroe Memnone, figlio di Eos: secondo la leggenda, nel 27 a.c. un terremoto avrebbe danneggiato una delle due statue che all’alba, forse per il riscaldamento della pietra, iniziò ad emettere strani suoni, interpretati all’epoca come una sorta di saluto al sole. I suoni cessarono con il restauro effettuato tra il 193 e il 211 d.c.
Molto suggestivo deve essere anche il giro in mongolfiera che consente di ammirare i Colossi dall’alto: i palloni colorati che gli volano intorno non sono pochi!
A pochi chilometri dai Colossi di Memnone si trova la leggendaria Valle dei Re e delle Regine, seconda tappa del tour.
LA VALLE DEI RE E DELLE REGINE
La Valle dei Re è il luogo che i sovrani d’Egitto scelsero come dimora per il loro sonno eterno, dalla XVIII sino alla XX dinastia (1550 ac -170 circa ac).
Qui si trovano le tombe dei più importanti Faraoni d’Egitto: la più famosa è senza dubbio la tomba di Tutankamon, scoperta dall’archeologo Howard Carter nel 1922.
La tomba è visitabile ma i corredi sono stati trasferiti al Museo del Cairo, in un’ala appositamente dedicata.
Accanto a quella dei re, c’è la Valle delle Regine: qui la tomba più famosa è quella di Nefertari, moglie di Ramses II.
Visitammo un paio di tombe, anche se ad essere sincera non ricordo quali: inoltre nella valle è proibito scattare foto e quindi ricostruire a posteriori non è facile. Ricordo però che scendere nel ventre della terra, dove per secoli sono stati nascosti tutti questi re e regine, e dove l’aria è resa pesante dall’alto tasso di umidità, è stata un’esperienza suggestiva!
IL TEMPIO DI HATSHEPSUT, FARAONE D’EGITTO
Non sono una femminista ma il fatto che tra le dinastie degli antichi Faraoni vengano annoverate anche donne ha sempre contribuito a rendermi simpatica questa popolazione.
Oltre alla famosa Cleopatra, infatti, c’è un’altra sovrana che ha regnato sull’Egitto, secoli prima, assumendo il titolo di Faraone pur essendo donna, e che ammetto di aver conosciuto solo durante questo viaggio: è Hatshepsut, figlia di Thutmose I.
Per accogliere le sue spoglie venne costruito il Tempio di Hatshepsut che si trova poco distante dalla Valle dei Re e delle Regine.
Il Tempio è scavato ai piedi di un’imponente conformazione rocciosa, preceduto da un’ampia spianata che offre una bellissima veduta proprio sulla Valle di Luxor!
KARNAK E IL TEMPIO DI LUXOR: L’AREA PIU’ SACRA DELL’ANTICA TEBE
Quando ormai il sole iniziava a farsi sentire prepotente, arrivammo all’ultima tappa della giornata: il complesso templare di Karnak e il Tempio di Luxor.
Per raggiungerli dovemmo attraversare il Nilo con una piccola imbarcazione: i due complessi infatti si trovano sulla riva destra del Nilo, opposta agli altri monumenti.
Si tratta probabilmente di uno dei siti archeologici più famosi d’Egitto, insieme ad Abu Simbel, ma a differenza di quest’ultimo, sia Karnak chee il Tempio di Luxor si trovano ancora nel proprio luogo di origine: queste pietre, imponenti come struttura in se, sono state testimoni di secoli di storia egizia, greca e romana…passeggiare tra i suoi colonnati mette una certa soggezione!
Karnak si estende su un’area di circa 2 km ed è composto da diversi settori, opera dei vari Faraoni che, epoche diverse, vollero lasciare testimonianza del proprio regno: questo infatti era considerato uno dei luoghi più sacri d’Egitto.
L’ingresso è mastodontico: un lungo viale fiancheggiata da sfingi con testa di ariete.
La stessa struttura di ingresso caratterizza anche il Tempio di Luxor, dedicato al dio Amon: a differenziarlo però è la presenza dell’obelisco. In origine gli obelischi erano due ma il secondo si trova adesso a Parigi, in Place de La Concorde.
Il Tempio di Luxor, dedicato alle divnità Amon, Mut e Khonsi, fu iniziato da Amenhotep III ma venne reso maestoso da Ramses II, ricordato come uno tra i più grandi Faraoni della storia, e la cui effige campeggia ovunque.
Nel corso dei secoli il Tempio di Luxor ha ospitato anche la Moschea di Abu el Haggag, costruita sopra il cortile delle colonne e ancora ben visibile.
Essendo ormai tardi rispetto alla nostra tabella di marcia, la visita all’area sacra di Luxor fu davvero molto veloce; se a questo si aggiunge il caldo e l’enorme quantitativo di turisti, non posso dire, purtroppo, di essermela goduta molto…
..mi consolai però con un po’ di relax al ritorno sulla nostra nave, la Solaris, che partì subito per il viaggio lungo il Nilo!
Qesm Al Wahat Al Khargah, Governatorato di Wadi al-Jadid, Egitto
Qesm Al Wahat Al Khargah, Governatorato di Wadi al-Jadid, Egitto
El-Karnak, Luxor, Governatorato di Luxor, Egitto
Al Bairat, Luxor, Governatorato di Luxor, Egitto
Luxor City, Luxor, Governatorato di Luxor, Egitto
(4565 views)
Altri post che potrebbero interessarti:
Reporter da una vita e perennemente in viaggio, geografico e mentale. Giornalista professionista per radio e web, adoro esplorare, scrivere, fare foto e video!
2 Responses to Luxor: dalla Valle dei Re a Karnak e al Tempio di Luxor