Valle di Susa: da Rosta ad Avigliana fino alla Sacra di San Michele
La prima volta che sentii parlare della Valle di Susa (o Val di Susa) fu una quindicina di anni fa quando iniziai ad occuparmi di Alta Velocità e in particolare dei danni ambientali per la tratta Firenze-Bologna. All’epoca la Valle di Susa, in Piemonte, era già nota nell’ambiente per l’opposizione alla realizzazione della tratta AV Torino-Lione, opposizione basata su documenti e pareri di esperti che dimostravano come la tratta in questione fosse non solo inutile ma anche dannosa per la valle stessa.
Non posso negare di aver sempre nutrito una profonda ammirazione per questa terra e per la capacità della sua gente di dire no ad un progetto imposto dall’alto con validi argomenti; purtroppo negli ultimi anni non sono mancati scontri, anche violenti, con le forze dell’ordine. A questo proposito nel 2005 ho avuto l’occasione di realizzare uno speciale radiofonico per AGR-RCS ma non avevo mai avuto l’opportunità di visitare la Valle di persona, fino allo scorso weekend.
L’occasione si è presentata infatti, quando, con il mio fidanzato e alcuni amici, abbiamo deciso di trascorrere un giorno in Valle di Susa: a guidarci nell’esplorazione e’ stata Giorgia, che vive da diversi anni ad Avigliana e che colgo l’occasione per ringraziare del bellissimo tour che ha organizzato e della pazienza nel rispondere a tutte le mie domande!
Avendo a disposizione un solo giorno ed essendo un gruppo piuttosto eterogeneo (con noi c’erano anche un bimbo di 1 anno e la sua mamma in attesa della sorellina), ci siamo limitati ad una visita all’imbocco della valle, lasciando il resto a future escursioni.
E come inizio non è stato affatto male!
VALLE DI SUSA: NATURA, ARTE E SPORT
La Valle di Susa si estende per circa 150 km a nord di Torino, al confine con la Francia. E’ suddivisa in Alta e Bassa valle e i principali comuni che la compongono sono Avigliana, Bardonecchia, Bussoleno e Susa.
La Valle annovera diversi parchi naturalistici, castelli, fortificazioni e siti archeologici, essendo stata fin dai tempi dei romani il naturale punto di passaggio tra l’Italia e la Francia; un ruolo che mantiene ancora oggi grazie all’autostrada A32 e alla linea ferroviaria sulla quale passa anche il TGV, il treno veloce che collega Torino a Parigi.
Nota soprattutto per il turismo invernale, legato allo sci, in realtà ha molto da offrire in ogni stagione dell’anno. Per questo è stato così creato il sito internet “ValleSusa – Tesori di Arte e Cultura Alpina” dove trovare informazioni sul territorio, sugli itinerari e sugli eventi, organizzati in ogni periodo dell’anno. Ottimo se ci si vuole fare un’idea di cosa vedere.
MONTE MUSINE’ E ABBAZIA DI SANT’ANTONIO DI RANVERSO
Siamo partiti da Trino, in provincia di Vercelli, intorno alle 8.30 di sabato mattina e ci siamo diretti verso Rosta, uno dei primi piccoli comuni della bassa Valle di Susa: ad accoglierci è stato il Monte Musinè, all’imbocco della Valle. Il monte, noto nelle leggende del luogo per essere maledetto, in quanto ritrovo di streghe e creature demoniache, e’ diventato famoso per la scritta comparsa qualche anno fa “Tav=mafie” e visibile a diversi chilometri di distanza.
Devo dire che come impatto a me è piaciuto molto!
Il primo monumento che abbiamo visitato è stata l’Abbazia di S. Antonio di Ranverso a Buttigliera Alta.
Il complesso, fondato da Umberto III di Savoia nel 1188, accoglieva i pellegrini, in particolare per curare il fuoco di Sant’Antonio, e per questo aveva accanto una sorta di ricovero-ospedale.
La chiesa e’ davvero molto bella con la sua facciata a tre ghimberghe (frontoni a punta) ed un ha un bellissimo chiostro esterno dove è possibile fare fotografie.
- Facciata dell’Abbazia di Ranverso con le 3 ghimberghe
- Chiostro interno
- Giardino con il retro dell’Abbazia
L’interno invece è off-limits per le foto: peccato perché è un bell’esempio di gotico-lombardo, abbellito dalla stupenda pala a trittico di Defendente Ferrari, pittore molto famoso in Piemonte.
Accanto alla chiesa, si trovano i resti dell’antico ospedale, lungo la Via dei Pellegrini
- Ospedale di Sant’Antonio di Ranverso
- Via dei Pellegrini a Ranverso
AVIGLIANA: BORGO ANTICO E CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE
A circa 10 minuti d’auto dal complesso di Sant’Antonio di Ranverso si trova Avigliana, primo grande comune della Valle di Susa. Avigliana è una moderna cittadina, con un cuore medioevale, che sorge vicino al Parco naturale dei laghi.
Lasciata l’auto nella piazza, davanti alla scuola ci siamo incamminati per il borgo vecchio, caratterizzato da viuzze e stradine strette, dove qua è la affiorano i resti delle antiche mura.
Abbiamo raggiunto la chiesa di Santa Maria Maggiore dove una signora del Centro Cutlurale Vita e Pace ci ha fatto da guida: la chiesa infatti è gestita da questa associazione che all’interno vi ha allestito una mostra permanente di opere Elsa Veglio Turino (attenti perchè la signora vi interroga!) e che qui organizza anche eventi e iniziative.
- Chiesa di Santa Maria Maggiore ad Avigliana
- Cupola
- Crocifissione
- Teste di Cristo
Terminata la visita ci siamo spostati in Piazza Conte Rosso, cuore del borgo antico di Avigliana
Accanto si trova il Belvedere da dove è possibile ammirare il panorama dei monti e dei laghi di Avigliana.
Avrei voluto salire fino alle rovine dell’antico castello, che sovrasta la piazza, ma purtroppo eravamo già in ritardo: così venire via, ridiscendendo lungo le strade vecchie.
- Antico Mercato di Avigliana
- Chiesa di S. Croce ad Avigliana
- Antica capitello di una porta
- Torre dell’Orologio
PARCO NATURALE DEI LAGHI DI AVIGLIANA: IL LAGO PICCOLO
Nel pomeriggio siamo scesi a vedere il Parco Naturale dei Laghi e in particolare il Lago Piccolo, che come indica il nome è il più piccolo dei due laghi di Avigliana.
Il lago è noto anche come Lago di San Bartolomeo ed è una piccola oasi naturale, dove è consentita la balneazione, e che è anche possibile circoscrivere a piedi, lungo un apposito sentiero.
- Oasi del Lago Piccolo
- Lago Piccolo e montagne
- Germani reali nel Lago Piccolo
- Croci contro il Nucleare
Sul lago si trova anche un bar/ristorante con una piccola spiaggia e diversi prati verdi intorno, dove stendersi per fare un sonnellino o ammirare la natura.
LA SACRA DI SAN MICHELE
Dopo esserci riposati sul lago, siamo saliti a visitare la Sacra di San Michele: si tratta di uno dei monumenti più importanti del Piemonte e simbolo della regione.
La Sacra si può raggiungere a piedi o in auto: in questo secondo caso è possibile lasciare l’auto in un piccolo parcheggio, ad una decina di minuti di cammino dal complesso.
- Sentiero per raggiungere la Sacra di San Michele
- Boschi intorno alla Sacra
- Vista della Valle di Susa
La struttura si trova sul monte Pirchiriano, o meglio è stata costruita sulla vetta del monte stesso: pare sia stata fondata intorno all’anno 1000, su un antico insediamento militare di epoca romana, e successivamente si è ampliata fino ad occupare tutta la vetta del monte; quest’ultima è addirittura diventata una delle colonne portanti della struttura.
La Sacra è dedicata all’Arcangelo Michele ed è abitata e gestita dai Frati Rosminiani ai quali va il merito di aver promosso la valorizzazione del monumento presso la Regione Piemonte.
E possibile visitarla liberamente o con visite guidate di gruppo: in particolare una volta al mese la visita consente di vedere, in 2 ore circa, ambienti normalmente chiusi al pubblico; abbiamo scelto questa opzione che ci ha permesso di visitare oltre alla chiesa, anche l’officina, la biblioteca (purtroppo gran parte della collezione è stata smembrata), la Sala a Righe e il Museo del quotidiano.
- Ingresso alla Sacra
- Lo Scalone dei Morti
- Capitello
- La Porta dello Zodiaco
- Porta di Ingresso alla Chiesa
- Chiesa e sarcofagi dei Savoia
- Cima del Monte Pirchiriano
- Sarcofago dell’Abate Guglielmo
- Cupola con volte a crociera
- Cappella nella chiesa
- Il Museo del Quotidiano
- La Biblioteca
Il monastero è davvero suggestivo, ma la parte più bella, secondo me, è la terrazza che affaccia sulle rovine del vecchio Monastero e sulla Torre della Bell’Alda e da dove si può ammirare la vista di tutta la Valle di Susa e la piana di Torino.
- Rovine del Monastero e la Valle di Susa
- Veduta della Valle di Susa
- Veduta della Piana di Torino
- Rovine e Torre della Bell’Alda
Devo dire che la Sacra di San Michele come ambiente ricorda un po’ la Verna, in Toscana e non mi stupisce che Umberto Eco si sia ispirato in parte a questo monumento per il suo libro, Il Nome della Rosa.
Abbandonarla con la luce del tramonto è stato davvero suggestivo!
ROSTA E AVIGLIANA: DOVE MANGIARE
Nonostante abbiamo corso abbastanza durante la giornata in valle di Susa, non sono mancate soste per spuntini e pasti.
In particolare mi è piaciuto molto il Cake and Coffe, nel centro di Rosta, dove ci siamo fermati per una colazione veloce: ambiente davvero carino e paste molto buone.
A pranzo la nostra guida aveva scovato un bar/ristorante lungo il lago piccolo “Il gatto e la volpe”: qui con €8 è stato possibile avere primo, secondo, contorno, vino e caffè: non è certo una “cucina stellata” ma devo dire che abbiamo mangiato discretamente, e visto il prezzo vale.
A cena invece siamo andati alla Trattoria Del Moro ad Avigliana: locale molto carino e personale cortese, si mangia pizza ma anche piatti di cucina piemontese e pesce, molto buoni. La particolarità è che il ristorante ha anche dei giochi da tavolo che si possono usare durante la cena: sfidandoci a Trivial, ridendo e scherzando, abbiamo fatto mezzanotte suonata!
VALLE DI SUSA: REALTA’ ANCORA POCO VALORIZZATA
La mia prima volta in Valle di Susa, è stata davvero una piacevole scoperta: tra natura e arte l’impressione che mi ha dato è di una realtà ancora poco conosciuta ma che ha molto da offrire e che per questo merita di essere valorizzata.
Spero di avere occasione di proseguire presto nella sua esplorazione!
Via L. Einaudi, 20, 10051 Avigliana TO, Italia
località Sant'Antonio di Ranverso, 10090 Buttigliera Alta TO, Italia
Via alla Sacra, 14, 10057 Sant'Ambrogio TO, Italia
10051 Avigliana TO, Italia
Italia
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